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secchi意大利语什么意思

发布时间:2022-05-30 11:53:08

1. balsamo capelli secchi e sfibrati什么意思

意大利语
翻译为:油脂头发干枯,毫无生气

2. 求一篇意大利语作文,为朋友策划一场聚会。 80-100词

Lettera ad un caro amicodi mary98 (Medie Inferiori ) scritto il 17.05.12
Caro Alessio,
e
sì sono io,la “secchiona”della classe che ti scrive,perché non è potuta
venire a trovarti!In questa lettera così speciale(per me)ti scrivo che
per me sei come un fratello,e già ne abbiamo passate tante insieme:
dalla maestra Gemma,alla Letizia,dalla Letizia alla Paola e le
e”terroriste” la GRAZIA E LA ISA;una con la cipolla,il cane,il figlio e
tutte le sue storielle tragiche che ci divertivano tanto e l’altra con
le ansie che trasmetteva a noi alunni!Ed ora eccoci qua … in terza media
e purtroppo tu hai l’appendicite,ti sei ricoverato,ti hanno operato,ma
io,persona pessimista,sono riuscita a trovare il lato positivo e
simpatico di questa vicenda:ti sei saltato i compiti di verifica e le
interminabili ore delle prof.sse che odi di più (spero che non siano
molte) XD!Forse hai capito anche il vero significato dell’amicizia e chi
sono i veri amici,cosa che sinceramente io non ho ancora capito,ma ora
non parliamo di me e di quanto mi stia piacendo scrivere questa lettere
ma di TE,delle tue barzellette simpatiche e delle battute scherzose e
fuori posto che facevano spuntare il sorriso sui nostri visi. Per farti
sentire con noi ho deciso di raccontarti un po’ come va da queste
parti,beh,infondo fila sempre tutto dritto la solita Valentina ,il
Bartolo,il Tony e il Marco divertenti io e Sabry le secchione e chi
cerca di tenderci trappole solo per gelosia,che persone cattive.
Rileggendo
un po’ questa lettera mi sono accorta che per la prima volta ho parlato
con te dei miei sentimenti,eh già la scrittura è il mio forte,non
trovi?
SPERO DI DARTI QUESTA LETTERA
a presto Mary
Lettera 2:
Caro amico,
sono stato nella tua camera qualche giorno fa: Che macello! Da quanto non mettevi in ordine!?
A proposito, ho preso delle foto che ho trovato in un cassetto, le stavo guardando adesso e mi è venuto in mente di scriverti.
Quanti
ricordi ci sono in queste foto!; ce n’è una di quando ci siamo
conosciuti: pensavo di conoscerti da sempre, invece c’è stato un periodo
della mia vita in cui tu non c’eri, non ci posso credere che ora ce ne
sarà un altro.
Ma ora voglio far finta che tu ci sia, anzi sono
sicuro che tu sia qui ora, che mi ascolti. Voglio ricordare tutta la tua
vita, la nostra vita, nei ricordi belli, ma anche quelli brutti, sono
importanti per tenerti vicino.
Ho qui la foto di quando siamo andati
sulle montagne russe, avevamo 6 anni, tu volevi per forza fare e giri,
ma al primo sei svenuto! Tua madre non ci vedeva più dalla rabbia! Per
fortuna che è bastata un po’ d’acqua in faccia per farti riprendere! Ho
avuto paura, ma quando ti sei svegliato con quella faccia da scemo, non
ho potuto fare a meno di ridere; tu sei scoppiato guardandomi e tua
madre è rimasta sorpresa dal fatto che non avevi avuto paura, nonostante
fossimo piccoli, da quel momento ho capito che eri una persona forte e
ne ero felice.
Poi c’è la foto di noi e al parco, eravamo così
piccoli; ci divertivamo a giocare a far finta di essere in un altro
mondo; ti ricordi? Giravamo per le strade semi deserte, alle 2 del
pomeriggio nelle giornate d’estate, come delle ombre, spiando la gente e
facendo finta di essere risucchiati da vortici extra-qualcosa…più ci
penso e più mi convinco che eri un po’ matto, ma io mi divertivo un
mondo con “quel matto”!
Mi piaceva guardarti in classe, quando
cercavi di nasconderti dietro il banco di quell’idiota di Simone, ma il
maestro ti vedeva sempre e finivi alla lavagna: come avresti fatto senza
me che ti suggerivo?! E io come avrei fatto senza le tue battute e la
tua risata più unica che rara, la quale ancora adesso, se mi ci metto,
riesco a sentire rimbombare nella mente.
Dopo il funerale sono
tornato a casa e ho tirato fuori tutti i nostri ricordi; ora sono tutti
in uno scatolone. Ho trovato anche l’agenda in cui ci scrivevamo in
classe nelle lunghe e monotone ore di matematica. Abbiamo scritto un
sacco di stupidaggini, ora me ne rendo conto, ma quella era la nostra
vita quotidiana, fatta di episodi buffi, di risate e di amicizia
profonda.
Continuerò sempre a ricordare queste cose che mi tengono
legate a te, è una sensazione che mi dà consolazione nei momenti in cui
ti sento troppo distante.
Ora è meglio che vada a studiare, fra non
molto avrò un esame. Come vorrei che fossi con me, domani, in quell’aula
così fredda ed estranea.
Dimmi “in bocca al lupo” da lassù!
Il tuo amico
Jacopo.
Lettera 3:
Caro amico,
oggi
ho tanti sensi di colpa. Ho pensato che forse è colpa mia se ora non
sei qui, e stamattina ne ero sicuro. Ho pianto e ho dato una testata al
muro dalla rabbia.
Forse il problema è che non ho ancora accettato
quello che è successo. Mi ci vorrà ancora un po’ di tempo per abituarmi;
da una parte spero che succeda presto, perché sto soffrendo molto,
anche se cerco di nasconderlo, ma dall’altra parte spero di non
abituarmi mai, perché dentro di me non voglio accettarlo; dentro di me
ho ancora la speranza che tu possa tornare, lo so che è stupido, ma non
ci posso fare niente.
Lo sai, certe volte penso di poter tornare
indietro nel tempo per rivedere le cose che mi sono capitate in passato,
per esempio quel giorno che eravamo al mare, ti ricordi? Era sera ed
eravamo sulla spiaggia, poi sono arrivati quei e ragazzi, ci hanno
invitato a bere con loro. Io sapevo che sarebbe successo un disastro,
così ho bevuto solo un bicchiere. Tu non avevi mai bevuto così tanto,
non ci eri abituato; te l’ho detto un sacco di volte di fermarti lì, ma
mai che mi hai dato ascolto eh! Eri ro tu. Alla fine non riuscivi
reggerti in piedi. Quei e mi hanno aiutato a portarti a casa e poi
sono scappati a gambe levate; non si sono più fatti vedere da quelle
parti!
Eri così ubriaco che volevi aprire il portone tirando la maniglia di lato e poi sei finito lungo disteso.
Fortuna
che in casa c’era solo tua nonna, i nostri erano a cena fuori. Quando
ci ha sentiti arrivare ci ha rimproverato dalla cucina e tu ti sei messo
a cantare: ti ho fatto volare fino in camera e poi ti sei buttato sul
letto.
Di notte, ad un certo punto, ti sei messo a piangere, subito dopo sei corso i bagno a vomitate.
Ti
ho raggiunto subito è ti ho aiutato a lavarti la faccia; poi ti sei
messo a ridere e mi hai ringraziato: mi sembravi un bambino piccolo e io
per la prima volta mi sono sentito un fratello maggiore, perché in
fondo noi eravamo fratelli.
Quella fu la prima volta che ti sei ubriacato, avevamo 16 anni. Dio mio che nottata, rido ogni volta che ci penso!
Un
altro episodio divertente è successo qualche mese dopo, era già
iniziata la scuola. Non mi ricordo chi di noi e ebbe l’idea, ma quella
sera siamo stati a casa tua a guardare la tv, poi abbiamo deciso di
stare svegli tutta la notte, e l’abbiamo fatto! Il mattino seguente
c’era scuola e alla prima lezione ti sei addormentato, poi il prof ha
detto qualcosa più ad alta voce e tu sei saltato sulla sedia. Lui ti ha
guardato perplesso e io non sono riuscito a trattenermi dal ridere, deve
averci preso per pazzi! Durante l’ultima ora stavamo guardando un film e
quella volta sono stato io ad addormentarmi! Il prof stava per
scoprirmi, ma per fortuna tu mi hai visto in tempo e mi hai dato uno
strattone prima che se ne accorgesse. Appena arrivati a casa tua ci
siamo distesi sul divano e ci siamo addormentati come sassi!
Mi rendo conto che praticamente vivevo a casa tua, anche se la mia casa era appena al piano di sotto.
Eh sì, eravamo proprio come e fratelli inseparabili!
Ora sono stanco, ti scriverò domani.
Il tuo amico
Jacopo.
Lettera 4:
Caro amico,
ho
compreso che quando Laura entrò nella mia vita, diede il via alla
catastrofe. Lei era per me la prima vera storia importante, mi avvolgeva
per la prima volta il dolce brivido dell’amore.
All’inizio ero felice, ma quando fra e amici c’è di mezzo una ragazza, le cose non possono andare bene.
Il
nostro problema, però, non fu “a norma”: ad altre persone nella stessa
nostra situazione, può capitare che la fidanzata di uno si innamori
dell’altro. Noi però non possiamo avere dei problemi comuni alla gente!
Tu odiavi lei, come lei non sopportava te; voleva che io fossi tutto per
lei e c’era riuscita. Ero così accecato dall’amore per Laura da non
vedere che tu mi cercavi e soffrivi molto. Ma credimi, l’ultima cosa che
volevo era perdere il mio migliore amico, un fratello, l’unica persona
per me davvero speciale, che ha condiviso con me tutti i momenti più
belli e quelli più brutti della mia vita. Alla fine non mi hai cercato
più, sei sparito; eri stanco di provare a farmi tornare alla realtà. Se
solo ti avessi ascoltato quando potevo! Invece c’era voluto il tuo
improvviso silenzio a svegliarmi.
Lasciai Laura, ma avevo perso te;
ma come!? Dopo tutta una vita passata insieme? Non potevo lasciare che
questa ragazza(non che lei avesse tutta la colpa, ma quando ti succede
qualcosa è facile dare la colpa agli altri) rovinasse la nostra
amicizia.
Dio mio, quante telefonate ti devo aver fatto! Ma tu non
eri mai a casa, tua madre era molto preoccupata, diceva che eri
diventato strano. La mia vita era diventata un inferno, ero vuoto:
cominciai a vagare per le strade guardando le vetrine dei negozi dove
solitamente andavamo, entravo nei pub che frequentavamo per vedere se
eri lì, ma niente.
Certe volte mi domandavo se forse la tua è stata
una reazione eccessiva, ma poi ho pensato che dopo essere stato tanto
tempo con una persona, quando quella se ne va ti senti vuoto,
abbandonato, un po’ geloso, arrabbiato…ed è brutto provare tutte queste
sensazio
我复制了挺多,你看哪个顺眼就抄哪个吧,希望你们老师不会发现是你作弊什么的.
CI SIAMO NOI 团队!

3. 意大利语达人帮忙翻译一下

1,培根(猪肚子肉)切碎,放入锅中煮到让脂肪在锅里融化
2,把切碎的蔬菜(泥)捂成团,加入大蒜并把他们烤黄
3,加入切碎的蘑菇干,把已经被烤黄脱脂了的肉剁碎
4,让肉充分入味和烤透
5,加入番茄酱(稠一点)
6,倒入葡萄酒,蒸,等红酒基本蒸发干净
7,加入面粉,使它充分吸收
8,最后倒入普通番茄酱,几分钟后浇上肉汤,加入一把干香草(可能是basilico那种)
9,用中火炖1个半小时左右
10,可以用去掉肉的普通肉汤代替培根汤。

PS:一楼一看就知道谷歌翻译的。。。。
楼主这是做什么菜啊?味道很不错的样子。。。口水ING

4. secchi depth是什么意思

透明度

5. 求一篇大约50字左右的意大利语作文,descrivere una amico

Lettera ad un caro amicodi mary98 (Medie Inferiori ) scritto il 17.05.12
Caro Alessio,
e
sì sono io,la “secchiona”della classe che ti scrive,perché non è potuta
venire a trovarti!In questa lettera così speciale(per me)ti scrivo che
per me sei come un fratello,e già ne abbiamo passate tante insieme:
dalla maestra Gemma,alla Letizia,dalla Letizia alla Paola e le
e”terroriste” la GRAZIA E LA ISA;una con la cipolla,il cane,il figlio e
tutte le sue storielle tragiche che ci divertivano tanto e l’altra con
le ansie che trasmetteva a noi alunni!Ed ora eccoci qua … in terza media
e purtroppo tu hai l’appendicite,ti sei ricoverato,ti hanno operato,ma
io,persona pessimista,sono riuscita a trovare il lato positivo e
simpatico di questa vicenda:ti sei saltato i compiti di verifica e le
interminabili ore delle prof.sse che odi di più (spero che non siano
molte) XD!Forse hai capito anche il vero significato dell’amicizia e chi
sono i veri amici,cosa che sinceramente io non ho ancora capito,ma ora
non parliamo di me e di quanto mi stia piacendo scrivere questa lettere
ma di TE,delle tue barzellette simpatiche e delle battute scherzose e
fuori posto che facevano spuntare il sorriso sui nostri visi. Per farti
sentire con noi ho deciso di raccontarti un po’ come va da queste
parti,beh,infondo fila sempre tutto dritto la solita Valentina ,il
Bartolo,il Tony e il Marco divertenti io e Sabry le secchione e chi
cerca di tenderci trappole solo per gelosia,che persone cattive.
Rileggendo
un po’ questa lettera mi sono accorta che per la prima volta ho parlato
con te dei miei sentimenti,eh già la scrittura è il mio forte,non
trovi?
SPERO DI DARTI QUESTA LETTERA
a presto Mary
Lettera 2:
Caro amico,
sono stato nella tua camera qualche giorno fa: Che macello! Da quanto non mettevi in ordine!?
A proposito, ho preso delle foto che ho trovato in un cassetto, le stavo guardando adesso e mi è venuto in mente di scriverti.
Quanti
ricordi ci sono in queste foto!; ce n’è una di quando ci siamo
conosciuti: pensavo di conoscerti da sempre, invece c’è stato un periodo
della mia vita in cui tu non c’eri, non ci posso credere che ora ce ne
sarà un altro.
Ma ora voglio far finta che tu ci sia, anzi sono
sicuro che tu sia qui ora, che mi ascolti. Voglio ricordare tutta la tua
vita, la nostra vita, nei ricordi belli, ma anche quelli brutti, sono
importanti per tenerti vicino.
Ho qui la foto di quando siamo andati
sulle montagne russe, avevamo 6 anni, tu volevi per forza fare e giri,
ma al primo sei svenuto! Tua madre non ci vedeva più dalla rabbia! Per
fortuna che è bastata un po’ d’acqua in faccia per farti riprendere! Ho
avuto paura, ma quando ti sei svegliato con quella faccia da scemo, non
ho potuto fare a meno di ridere; tu sei scoppiato guardandomi e tua
madre è rimasta sorpresa dal fatto che non avevi avuto paura, nonostante
fossimo piccoli, da quel momento ho capito che eri una persona forte e
ne ero felice.
Poi c’è la foto di noi e al parco, eravamo così
piccoli; ci divertivamo a giocare a far finta di essere in un altro
mondo; ti ricordi? Giravamo per le strade semi deserte, alle 2 del
pomeriggio nelle giornate d’estate, come delle ombre, spiando la gente e
facendo finta di essere risucchiati da vortici extra-qualcosa…più ci
penso e più mi convinco che eri un po’ matto, ma io mi divertivo un
mondo con “quel matto”!
Mi piaceva guardarti in classe, quando
cercavi di nasconderti dietro il banco di quell’idiota di Simone, ma il
maestro ti vedeva sempre e finivi alla lavagna: come avresti fatto senza
me che ti suggerivo?! E io come avrei fatto senza le tue battute e la
tua risata più unica che rara, la quale ancora adesso, se mi ci metto,
riesco a sentire rimbombare nella mente.
Dopo il funerale sono
tornato a casa e ho tirato fuori tutti i nostri ricordi; ora sono tutti
in uno scatolone. Ho trovato anche l’agenda in cui ci scrivevamo in
classe nelle lunghe e monotone ore di matematica. Abbiamo scritto un
sacco di stupidaggini, ora me ne rendo conto, ma quella era la nostra
vita quotidiana, fatta di episodi buffi, di risate e di amicizia
profonda.
Continuerò sempre a ricordare queste cose che mi tengono
legate a te, è una sensazione che mi dà consolazione nei momenti in cui
ti sento troppo distante.
Ora è meglio che vada a studiare, fra non
molto avrò un esame. Come vorrei che fossi con me, domani, in quell’aula
così fredda ed estranea.
Dimmi “in bocca al lupo” da lassù!
Il tuo amico
Jacopo.
Lettera 3:
Caro amico,
oggi
ho tanti sensi di colpa. Ho pensato che forse è colpa mia se ora non
sei qui, e stamattina ne ero sicuro. Ho pianto e ho dato una testata al
muro dalla rabbia.
Forse il problema è che non ho ancora accettato
quello che è successo. Mi ci vorrà ancora un po’ di tempo per abituarmi;
da una parte spero che succeda presto, perché sto soffrendo molto,
anche se cerco di nasconderlo, ma dall’altra parte spero di non
abituarmi mai, perché dentro di me non voglio accettarlo; dentro di me
ho ancora la speranza che tu possa tornare, lo so che è stupido, ma non
ci posso fare niente.
Lo sai, certe volte penso di poter tornare
indietro nel tempo per rivedere le cose che mi sono capitate in passato,
per esempio quel giorno che eravamo al mare, ti ricordi? Era sera ed
eravamo sulla spiaggia, poi sono arrivati quei e ragazzi, ci hanno
invitato a bere con loro. Io sapevo che sarebbe successo un disastro,
così ho bevuto solo un bicchiere. Tu non avevi mai bevuto così tanto,
non ci eri abituato; te l’ho detto un sacco di volte di fermarti lì, ma
mai che mi hai dato ascolto eh! Eri ro tu. Alla fine non riuscivi
reggerti in piedi. Quei e mi hanno aiutato a portarti a casa e poi
sono scappati a gambe levate; non si sono più fatti vedere da quelle
parti!
Eri così ubriaco che volevi aprire il portone tirando la maniglia di lato e poi sei finito lungo disteso.
Fortuna
che in casa c’era solo tua nonna, i nostri erano a cena fuori. Quando
ci ha sentiti arrivare ci ha rimproverato dalla cucina e tu ti sei messo
a cantare: ti ho fatto volare fino in camera e poi ti sei buttato sul
letto.
Di notte, ad un certo punto, ti sei messo a piangere, subito dopo sei corso i bagno a vomitate.
Ti
ho raggiunto subito è ti ho aiutato a lavarti la faccia; poi ti sei
messo a ridere e mi hai ringraziato: mi sembravi un bambino piccolo e io
per la prima volta mi sono sentito un fratello maggiore, perché in
fondo noi eravamo fratelli.
Quella fu la prima volta che ti sei ubriacato, avevamo 16 anni. Dio mio che nottata, rido ogni volta che ci penso!
Un
altro episodio divertente è successo qualche mese dopo, era già
iniziata la scuola. Non mi ricordo chi di noi e ebbe l’idea, ma quella
sera siamo stati a casa tua a guardare la tv, poi abbiamo deciso di
stare svegli tutta la notte, e l’abbiamo fatto! Il mattino seguente
c’era scuola e alla prima lezione ti sei addormentato, poi il prof ha
detto qualcosa più ad alta voce e tu sei saltato sulla sedia. Lui ti ha
guardato perplesso e io non sono riuscito a trattenermi dal ridere, deve
averci preso per pazzi! Durante l’ultima ora stavamo guardando un film e
quella volta sono stato io ad addormentarmi! Il prof stava per
scoprirmi, ma per fortuna tu mi hai visto in tempo e mi hai dato uno
strattone prima che se ne accorgesse. Appena arrivati a casa tua ci
siamo distesi sul divano e ci siamo addormentati come sassi!
Mi rendo conto che praticamente vivevo a casa tua, anche se la mia casa era appena al piano di sotto.
Eh sì, eravamo proprio come e fratelli inseparabili!
Ora sono stanco, ti scriverò domani.
Il tuo amico
Jacopo.
Lettera 4:
Caro amico,
ho
compreso che quando Laura entrò nella mia vita, diede il via alla
catastrofe. Lei era per me la prima vera storia importante, mi avvolgeva
per la prima volta il dolce brivido dell’amore.
All’inizio ero felice, ma quando fra e amici c’è di mezzo una ragazza, le cose non possono andare bene.
Il
nostro problema, però, non fu “a norma”: ad altre persone nella stessa
nostra situazione, può capitare che la fidanzata di uno si innamori
dell’altro. Noi però non possiamo avere dei problemi comuni alla gente!
Tu odiavi lei, come lei non sopportava te; voleva che io fossi tutto per
lei e c’era riuscita. Ero così accecato dall’amore per Laura da non
vedere che tu mi cercavi e soffrivi molto. Ma credimi, l’ultima cosa che
volevo era perdere il mio migliore amico, un fratello, l’unica persona
per me davvero speciale, che ha condiviso con me tutti i momenti più
belli e quelli più brutti della mia vita. Alla fine non mi hai cercato
più, sei sparito; eri stanco di provare a farmi tornare alla realtà. Se
solo ti avessi ascoltato quando potevo! Invece c’era voluto il tuo
improvviso silenzio a svegliarmi.
Lasciai Laura, ma avevo perso te;
ma come!? Dopo tutta una vita passata insieme? Non potevo lasciare che
questa ragazza(non che lei avesse tutta la colpa, ma quando ti succede
qualcosa è facile dare la colpa agli altri) rovinasse la nostra
amicizia.
Dio mio, quante telefonate ti devo aver fatto! Ma tu non
eri mai a casa, tua madre era molto preoccupata, diceva che eri
diventato strano. La mia vita era diventata un inferno, ero vuoto:
cominciai a vagare per le strade guardando le vetrine dei negozi dove
solitamente andavamo, entravo nei pub che frequentavamo per vedere se
eri lì, ma niente.
Certe volte mi domandavo se forse la tua è stata
una reazione eccessiva, ma poi ho pensato che dopo essere stato tanto
tempo con una persona, quando quella se ne va ti senti vuoto,
abbandonato, un po’ geloso, arrabbiato…ed è brutto provare tutte queste
sensazio
我复制了挺多,你看哪个顺眼就抄哪个吧,希望你们老师不会发现是你作弊什么的.
CI SIAMO NOI 团队!

文章中应充满强烈的感情色彩,因为唯有强烈的情感才能打动人心;

6. 如何用意大利语发音“secchione”

/sekˈkjone/
1) 大桶
(2) [f. -a] [口] 刻苦用功的学生, 刻苦钻研的人
福州一飞外语意大利语老师

7. 求一篇意大利语作文,标题是写给朋友的一封信,类容不要很短

Lettera ad un caro amicodi mary98 (Medie Inferiori ) scritto il 17.05.12

Caro Alessio,
e sì sono io,la “secchiona”della classe che ti scrive,perché non è potuta venire a trovarti!In questa lettera così speciale(per me)ti scrivo che per me sei come un fratello,e già ne abbiamo passate tante insieme: dalla maestra Gemma,alla Letizia,dalla Letizia alla Paola e le e”terroriste” la GRAZIA E LA ISA;una con la cipolla,il cane,il figlio e tutte le sue storielle tragiche che ci divertivano tanto e l’altra con le ansie che trasmetteva a noi alunni!!Ed ora eccoci qua … in terza media e purtroppo tu hai l’appendicite,ti sei ricoverato,ti hanno operato,ma io,persona pessimista,sono riuscita a trovare il lato positivo e simpatico di questa vicenda:ti sei saltato i compiti di verifica e le interminabili ore delle prof.sse che odi di più (spero che non siano molte) XD!!Forse hai capito anche il vero significato dell’amicizia e chi sono i veri amici,cosa che sinceramente io non ho ancora capito,ma ora non parliamo di me e di quanto mi stia piacendo scrivere questa lettere ma di TE,delle tue barzellette simpatiche e delle battute scherzose e fuori posto che facevano spuntare il sorriso sui nostri visi. Per farti sentire con noi ho deciso di raccontarti un po’ come va da queste parti,beh,infondo fila sempre tutto dritto la solita Valentina ,il Bartolo,il Tony e il Marco divertenti io e Sabry le secchione e chi cerca di tenderci trappole solo per gelosia,che persone cattive.
Rileggendo un po’ questa lettera mi sono accorta che per la prima volta ho parlato con te dei miei sentimenti,eh già la scrittura è il mio forte,non trovi?
SPERO DI DARTI QUESTA LETTERA
a presto Mary

Lettera 2:
Caro amico,
sono stato nella tua camera qualche giorno fa: Che macello! Da quanto non mettevi in ordine!?
A proposito, ho preso delle foto che ho trovato in un cassetto, le stavo guardando adesso e mi è venuto in mente di scriverti.
Quanti ricordi ci sono in queste foto!; ce n’è una di quando ci siamo conosciuti: pensavo di conoscerti da sempre, invece c’è stato un periodo della mia vita in cui tu non c’eri, non ci posso credere che ora ce ne sarà un altro.
Ma ora voglio far finta che tu ci sia, anzi sono sicuro che tu sia qui ora, che mi ascolti. Voglio ricordare tutta la tua vita, la nostra vita, nei ricordi belli, ma anche quelli brutti, sono importanti per tenerti vicino.
Ho qui la foto di quando siamo andati sulle montagne russe, avevamo 6 anni, tu volevi per forza fare e giri, ma al primo sei svenuto! Tua madre non ci vedeva più dalla rabbia! Per fortuna che è bastata un po’ d’acqua in faccia per farti riprendere! Ho avuto paura, ma quando ti sei svegliato con quella faccia da scemo, non ho potuto fare a meno di ridere; tu sei scoppiato guardandomi e tua madre è rimasta sorpresa dal fatto che non avevi avuto paura, nonostante fossimo piccoli, da quel momento ho capito che eri una persona forte e ne ero felice.
Poi c’è la foto di noi e al parco, eravamo così piccoli; ci divertivamo a giocare a far finta di essere in un altro mondo; ti ricordi? Giravamo per le strade semi deserte, alle 2 del pomeriggio nelle giornate d’estate, come delle ombre, spiando la gente e facendo finta di essere risucchiati da vortici extra-qualcosa…più ci penso e più mi convinco che eri un po’ matto, ma io mi divertivo un mondo con “quel matto”!
Mi piaceva guardarti in classe, quando cercavi di nasconderti dietro il banco di quell’idiota di Simone, ma il maestro ti vedeva sempre e finivi alla lavagna: come avresti fatto senza me che ti suggerivo?! E io come avrei fatto senza le tue battute e la tua risata più unica che rara, la quale ancora adesso, se mi ci metto, riesco a sentire rimbombare nella mente.
Dopo il funerale sono tornato a casa e ho tirato fuori tutti i nostri ricordi; ora sono tutti in uno scatolone. Ho trovato anche l’agenda in cui ci scrivevamo in classe nelle lunghe e monotone ore di matematica. Abbiamo scritto un sacco di stupidaggini, ora me ne rendo conto, ma quella era la nostra vita quotidiana, fatta di episodi buffi, di risate e di amicizia profonda.
Continuerò sempre a ricordare queste cose che mi tengono legate a te, è una sensazione che mi dà consolazione nei momenti in cui ti sento troppo distante.
Ora è meglio che vada a studiare, fra non molto avrò un esame. Come vorrei che fossi con me, domani, in quell’aula così fredda ed estranea.
Dimmi “in bocca al lupo” da lassù!
Il tuo amico
Jacopo.

Lettera 3:
Caro amico,
oggi ho tanti sensi di colpa. Ho pensato che forse è colpa mia se ora non sei qui, e stamattina ne ero sicuro. Ho pianto e ho dato una testata al muro dalla rabbia.
Forse il problema è che non ho ancora accettato quello che è successo. Mi ci vorrà ancora un po’ di tempo per abituarmi; da una parte spero che succeda presto, perché sto soffrendo molto, anche se cerco di nasconderlo, ma dall’altra parte spero di non abituarmi mai, perché dentro di me non voglio accettarlo; dentro di me ho ancora la speranza che tu possa tornare, lo so che è stupido, ma non ci posso fare niente.
Lo sai, certe volte penso di poter tornare indietro nel tempo per rivedere le cose che mi sono capitate in passato, per esempio quel giorno che eravamo al mare, ti ricordi? Era sera ed eravamo sulla spiaggia, poi sono arrivati quei e ragazzi, ci hanno invitato a bere con loro. Io sapevo che sarebbe successo un disastro, così ho bevuto solo un bicchiere. Tu non avevi mai bevuto così tanto, non ci eri abituato; te l’ho detto un sacco di volte di fermarti lì, ma mai che mi hai dato ascolto eh! Eri ro tu. Alla fine non riuscivi reggerti in piedi. Quei e mi hanno aiutato a portarti a casa e poi sono scappati a gambe levate; non si sono più fatti vedere da quelle parti!
Eri così ubriaco che volevi aprire il portone tirando la maniglia di lato e poi sei finito lungo disteso.
Fortuna che in casa c’era solo tua nonna, i nostri erano a cena fuori. Quando ci ha sentiti arrivare ci ha rimproverato dalla cucina e tu ti sei messo a cantare: ti ho fatto volare fino in camera e poi ti sei buttato sul letto.
Di notte, ad un certo punto, ti sei messo a piangere, subito dopo sei corso i bagno a vomitate.
Ti ho raggiunto subito è ti ho aiutato a lavarti la faccia; poi ti sei messo a ridere e mi hai ringraziato: mi sembravi un bambino piccolo e io per la prima volta mi sono sentito un fratello maggiore, perché in fondo noi eravamo fratelli.
Quella fu la prima volta che ti sei ubriacato, avevamo 16 anni. Dio mio che nottata, rido ogni volta che ci penso!
Un altro episodio divertente è successo qualche mese dopo, era già iniziata la scuola. Non mi ricordo chi di noi e ebbe l’idea, ma quella sera siamo stati a casa tua a guardare la tv, poi abbiamo deciso di stare svegli tutta la notte, e l’abbiamo fatto! Il mattino seguente c’era scuola e alla prima lezione ti sei addormentato, poi il prof ha detto qualcosa più ad alta voce e tu sei saltato sulla sedia. Lui ti ha guardato perplesso e io non sono riuscito a trattenermi dal ridere, deve averci preso per pazzi! Durante l’ultima ora stavamo guardando un film e quella volta sono stato io ad addormentarmi! Il prof stava per scoprirmi, ma per fortuna tu mi hai visto in tempo e mi hai dato uno strattone prima che se ne accorgesse. Appena arrivati a casa tua ci siamo distesi sul divano e ci siamo addormentati come sassi!
Mi rendo conto che praticamente vivevo a casa tua, anche se la mia casa era appena al piano di sotto.
Eh sì, eravamo proprio come e fratelli inseparabili!
Ora sono stanco, ti scriverò domani.
Il tuo amico
Jacopo.

Lettera 4:
Caro amico,
ho compreso che quando Laura entrò nella mia vita, diede il via alla catastrofe. Lei era per me la prima vera storia importante, mi avvolgeva per la prima volta il dolce brivido dell’amore.
All’inizio ero felice, ma quando fra e amici c’è di mezzo una ragazza, le cose non possono andare bene.
Il nostro problema, però, non fu “a norma”: ad altre persone nella stessa nostra situazione, può capitare che la fidanzata di uno si innamori dell’altro. Noi però non possiamo avere dei problemi comuni alla gente! Tu odiavi lei, come lei non sopportava te; voleva che io fossi tutto per lei e c’era riuscita. Ero così accecato dall’amore per Laura da non vedere che tu mi cercavi e soffrivi molto. Ma credimi, l’ultima cosa che volevo era perdere il mio migliore amico, un fratello, l’unica persona per me davvero speciale, che ha condiviso con me tutti i momenti più belli e quelli più brutti della mia vita. Alla fine non mi hai cercato più, sei sparito; eri stanco di provare a farmi tornare alla realtà. Se solo ti avessi ascoltato quando potevo! Invece c’era voluto il tuo improvviso silenzio a svegliarmi.
Lasciai Laura, ma avevo perso te; ma come!? Dopo tutta una vita passata insieme? Non potevo lasciare che questa ragazza(non che lei avesse tutta la colpa, ma quando ti succede qualcosa è facile dare la colpa agli altri) rovinasse la nostra amicizia.
Dio mio, quante telefonate ti devo aver fatto! Ma tu non eri mai a casa, tua madre era molto preoccupata, diceva che eri diventato strano. La mia vita era diventata un inferno, ero vuoto: cominciai a vagare per le strade guardando le vetrine dei negozi dove solitamente andavamo, entravo nei pub che frequentavamo per vedere se eri lì, ma niente.
Certe volte mi domandavo se forse la tua è stata una reazione eccessiva, ma poi ho pensato che dopo essere stato tanto tempo con una persona, quando quella se ne va ti senti vuoto, abbandonato, un po’ geloso, arrabbiato…ed è brutto provare tutte queste sensazio

我复制了挺多,你看哪个顺眼就抄哪个吧,希望你们老师不会发现是你作弊什么的。

CI SIAMO NOI 团队!

8. la pupa e il secchione

是两种外号 第一个是指漂亮的女人但是不聪明 la pupa,
第二个是指聪明的男人但是很丑 il secchione,
那个 e = 和,与
在意大利这也是最近很红的一电视节目。

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